GIANNI DE TORA

CARTELLE /mostre di gruppo

1997 Associazione Culturale - Libreria delle Donne Evaluna -Sala Poesia- Napoli 19-30 Dicembre

Intima provocazione, artisti ed intellettuali espongono le mutande

Finiremo l'anno in mutande, dicono. Sette intellettuali interpretano così il mondo dell'intimo mettendo in mostra pizzi, mutandoni del nonno e ogni altra opera che si riferisca all'indumento, il primo ad essere indossato e l'ultimo ad essere tolto da tutti ogni giorno. «Mutandis» è il titolo della provocazione in mostra fino a fine dicembre alla libreria Evaluna, in piazza Bellini. Le «creazioni» in esposizione sono di cinque artisti: i pittori Mario Di Giulio e Gianni De Tora e gli scultori Michele Mautone, Mario Ricciardi e Rosa Panaro, orchestrati ed «incitati» dalla giornalista Eleonora Puntillo e ritratti dalla fotografa Grazia Lombardo. In mostra le stoffe con cui vennero ricoperti i nudi di Michelangelo nella Cappella Sistina, sculture, pitture, tappeti, diapositive, filmati che richiamano l'indumento, e fanno viaggiare la mente fra la realtà e l'immaginario erotico oltre a creare singolari paralleli, come quello con il Vesuvio, ironicamente visto come un paio di mutande al contrario. Evaluna chiude l'anno in bellezza dopo aver ospitato una serie di iniziative culturali e sociali negli ultimi giorni. Nella libreria è stato inaugurato un laboratorio di sceneggiatura per la comunicazione audiovisiva in collaborazione con Gianfranco Pecchinenda e Adolfo Fattori, e si è svolta la mostra «La fabbrica del senso», organizzata dalla «Koan», un gruppo di lavoratori psichiatrici cresciuto nelle esperienze riabilitative a Villa Camaldoli. Oltre ai veri protagonisti della mostra ovvero i pazienti, autori dei quadri esposti, del gruppo che ha ideato l'esposizione facevano parte gli psichiatri Anna Carla Aufiero, Vincenzo Cacciuottolo, Eleonora Cocozza, Francesco Gucci, Vincenzo Musella, Maurizio Sabia e Gino Varuzza, le psicologhe Serenella Di Paola, Consiglia Lavino e Alba Scognamiglio, la sociologa Tiziana Petrosino, insieme con gli animatori, gli infermieri e gli operatori socio-sanitari che hanno reso possibile l'iniziativa.